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Da una pagina del mio diario

No ISBN
€18.00
Disponibile
1
Dettagli del prodotto

Scheda del volume:

Titolo: Da una pagina del mio diario
Autore: AA. VV.
Collana: Le antologie di Apollo / 15
n. pagine: 378

Prezzo: euro 18,00

Presentazione del volume :

... Questa bella avventura ci ha riservato un altrettanto bella sorpresa: abbiamo scoperto che il diario non è solo un fatto da adolescenti (ci aspettavamo pagine recuperate da diari adolescenziali) ma è un fatto anche da adulti. Molti dei nostri autori non hanno ripreso pagine dei loro vecchi diari. Hanno fatto un’operazione molto più interessante: hanno scritto oggi le pagine dei loro diari ripercorrendo notizie di cronaca, di attualità nazionale e internazionale, ci hanno regalato spaccati di questa nostra società e ci hanno detto, partendo da quello che eravamo, quello che siamo diventati.

Ho ritrovato parti della mia infanzia nelle parole di Donato Sebastiano Bernardo Ciddio: “ Si lasciava, la sera, il fuoco spegnersi senza alimentarlo. La cenere divorava i carboni mentre il suono del crepitio della legna che bruciava masticava le modalità in cui il passato raggiungeva il futuro per restarci. I carboni si sbriciolavano, soccombevano ed agonizzavano sotto un tre piedi di ferro temprato in grado di reggere il peso della storia.
Ho cercato di rispondere alla domanda di Domenico Mancusi quando ci chiede dove sono finiti certi diari: “ A casa dei genitori niente buchi nei muri, ma a casa di nonna era appeso a un chiodo arrugginito il calendario perpetuo, che io impunemente andavo sempre a scombinare, e tanti lunari di carta per appuntare i dare e gli averi e tutti gli ulteriori ragguardevoli eventi. Dove sono finiti quei diari rivelati di un anno di vita? ” ma ho fallito, non sono riuscita a rispondere, perchè mio malgrado sono figlia anch’io di questa società che si è lasciata alle spalle la semplicità di certi momenti, come ci scrive Gabriella Gera: “In campagna i giochi erano rappresentati semplicemente da un’altalena, dalla caccia a farfalle variopinte, o ai gatti selvatici e aggressivi o a quegli orrendi lumaconi senza guscio, grassocci e arancioni, che ancora oggi mi disgustano. Un periodo spensierato.”, in cambio del quasi nulla.
Voglio concludere con le parole di Arianna Giannino semplicemente per porre l’accento sul fatto che non esiste e non può esistere una società civile laddove c’è negazione dei diritti dei minori: “ Mi guardo intorno ed è tutto così lontano. Gli occhi di questa gente, le loro voci. Sono esseri vuoti, a me estranei. Perché io? Cosa ho fatto di male al buon Dio? Sono sola e ho paura. Dicono che presto raggiungeremo la nostra meta. Raggiungeremo la salvezza. Io non ci spero più. Perché hanno permesso che ci facessero questo? (...) Mi guardo intorno ed è tutto così freddo. Hanno rubato la mia infanzia, la mia felicità. Hanno rubato la mia speranza, la mia vita. Mi guardo intorno, e non riesco a vedere più niente. Hanno rubato anche la luna.”... (L'Editore)


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