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Filastrocche a parole scelte

788894921885
€18.00
Disponibile
1
Dettagli del prodotto

Scheda dell’opera

Titolo: Filastrocche a parole scelte
Autore: AA. VV. (a cura di Simona Porfido)
Collana: Le antologie di Apollo - 13
n. pagine: 272
ISBN: 9788894921885
Prezzo: euro 18,00

Presentazione dell’Opera:

Il concorso si è chiuso: gioia e gaudio!

È stato entusiasmante vedere in quanti avete risposto.

Ho passato ore a leggere i vostri lavori. Le ore sono diventate giorni.

Sono le 12:44 di mercoledì ed è già la terza volta che apro la cartella e leggo e vi rileggo.

Filastrocche. Chi non ama la filastrocca? La gioia dei bambini, che illuminano i nostri volti di adulti con i loro sorrisi.

Parole ritmate, con suono cadenzato, ancora prima che un verso finisca, il successivo è musica nella mente.

Nel cielo blu dell’immenso firmamento

c’era una stellina che aveva un gran tormento.

Era piccina e non riusciva ancora a brillare

ed era questo che voleva assai imparare.

Tratto da: La stellina insicura, di Cristina De Rosa

Dalle profondità del cielo alla terra Equilibri di pietra di Marisa Amadio ci dedica la rima baciata.

Ne farò un giardino di fiori

stupefacente ma senza colori.

è la magia posseduta dai sassi

che ti farà tornar sui tuoi passi.

Più di 150 partecipanti a cui dire bravi!

Dannazione, solo due vincitori!

La rosa dei finalisti prende forma e “petalo su petalo” si compone di 28 meritevoli capaci d’imporsi nella prima edizione. Sì, perché ci sono altre idee nel calderone di questa stregaccia, che sarei io. E Antonietta, l’editore, per ora pare abbia voglia di assecondarmi. Per cui tenete pronte le vostre virtuose penne.

Ora mi fermo, vado a pranzo. Entro sera, prima di recarmi al falò di san Giovanni, del solstizio d’estate, devo aver fatto un’ulteriore selezione.

Ahimè, nella cartelle ho 28 filastrocche. Non due, ma ventotto.

Ribadisco, tutte meritevoli di vincere, per cui non si offenda chi sapendo d’aver fatto un buon lavoro non sarà vincitore. Mi piange il cuore, e lo dico con sincerità perché molte meritano, per talento ed esposizione, ritmo e musicalità.

In tutta la mattina sono riuscita a far scendere la lista a 21, non è facile, per nulla: ogni filastrocca tolta la reinserirei nella lista.

Ad esempio, ho letto e riletto Un anno in più, di Elisa Marcolin: tutto il sentimento è vivo come le immagini che scorrono davanti agli occhi. Ancora non so che fare. È così intensa. Lo sentite voi? Respirate profondamente, farete la stessa scoperta.

Che dolce scoperta,

a quest’ora, trovare la pasticceria già aperta!

L’aroma del caffè le mie narici allieta

e il profumo delle brioches mi fa scordare la dieta.

Se non tutti posso aggiudicarsi il premio, la mia “rosa” merita almeno la “nomination”.

La bambolina di Franca Benetti, quale bambina non è rimasta delusa quando, curiosa, è andate a vedere che cosa ci fosse sotto il vestitino della bambola preferita. Mi ha fatto rivivere l’istante della mia infanzia. La delusione. Insomma, sei una bambina o un bambino?

Poi, un bel giorno la scoperta,

sotto al tuo bel vestitino,

sotto gonna e mutandine

trovo un corpo da bambino!

Che tristezza, che dolore:

questo è un vero colpo al cuore!

La storia di Eva di Emiliana Russo non posso proprio toglierla dalle migliori. Un applauso e strizzata d’occhio.

La testa rivolse a Eva uno sguardo cortese

e poi, con gran foga e impeto, riprese:

“Sono Adamo, aiutami e sarò il tuo servo.”

Eva, ingegnosa e generosa, prese un nervo,

lo collegò a un arto, poi passò al busto

132 in ordine d’arrivo, ma conquista una bella posizione nella rosa dei finalisti La nonna e il mal di testa di Cristina Chinaglia. Ecco un assaggio:

Un giorno all’imbrunire la nonna si ammalò,

le venne un mal di testa che più non le passò.

Voleva divertirsi scendendo giù in paese,

andare alla sagra che c’è una volta al mese.

Ancora prima di modellare la mia rosa dai 28 petali Stefano Pozzo con Da vecchio gli somiglio è stato il primo che ho inserito nella lista dei finalisti!

Tiro il cassetto dei ricordi:

sfogliando foto di famiglia

ne trovo di quel giorno;

sono degli ultimi bagordi.

La mia è una meraviglia,

Possiamo dire che Stefano è stato il cuore della rosa: il colore del primo petalo è stato suggerito da Flavio Tamiro con la sua: Tricofilastrocca, tra reggae e rock end roll… Be-Bop-A-Lula, ti viene voglia di riascoltarla e ballare. Non ha età. L’ascolto mentre scrivo. Beh, soltanto Gene Vincent. Devo decidere: Antonietta prendiamoci la responsabilità tutte e due, magari ascoltando Help, dei The Beatles.

Basta poco a rallegrare la vita… You Never Can Tell! Chuck Berry.

Ah, ho perso di vista il mio obbiettivo per colpa della musica: grande musica.

Ventotto partecipanti che in questo concorso hanno svelato il loro talento.

Odissea; vrtt 147- IV libro: E a lei parlò rispondendo il biondo Menelao:..

Odissea; vrtt 181- IV libro: “… Ma certo un dio ha avuto invidia di questo …”.

È perciò che ha detto basta,

che non china più la testa:

non un gal l’avrà coperta

e sua cova andrà deserta.

Tratto da: La gallina di Roberto Morpurgo.

e d’improvviso sul verde prato

l’illustre, spocchiosa Dama m’apparve,

tutta nuda, con un gagliardo muratore

a congresso carnale convenuta.

Con Aldo Guerreschi in La Fedifraga troviamo un differente stile nello scrivere la filastrocca e, senza inserire nozioni sulla composizione, vi invito a leggere il suo componimento per rendervi conto di cosa sia la musica che nasconde un ritmo anche quando la rima, con cadenza alternata o finale sull’ultima lettera non sempre c’è.

A confronto la classica filastrocca che, oltre ad allietare, insegna. Un modo per imparare i nomi dei venti.

Poi t’incontra l’Adriana

che non ha la Tramontana.

Si rifugia sotto un leccio

mentre soffia un gran Libeccio.

Da: Filastrocca dei venti, di Annamaria Farricelli.

Per riuscire a valutare le filastrocche pervenute ho diviso in “filastrocche introspettive”, anche se non proprio tutte lo sono e “filastrocche per bambini”.

Ricordati di respirare è la proposta di Ylenia Cava. Introspettiva e delicata come il silenzio quando scivola verso l’ultimo respiro.

la vista si fa annebbiata

un attacco di panico arriva all’improvviso.

Col fiato corto mi stendo sul letto,

non ho nessuno da chiamare,

anche la morte mi fa un dispetto

Allontaniamo la tristezza: alzate gli occhi al cielo, c’è Il palloncino di tanti colori scritta da Monica Gorret.

Allora lui sale e guarda dabbasso

poi grida “Ecco un parco ed è proprio uno spasso!”

Che bella scoperta, che capolavoro!!!

…colori poi bimbi che cantano in coro.

Bambini, bambini, filastrocche che piacciono a grandi e piccini. Luisa Casetta ha scritto per noi Enrico coraggioso lombrico.

“ Se la vita è come un viaggio,

sì, ci vuol molto coraggio

a lasciare ciò ch’è noto

per un salto nell’ignoto,

senza cadere nel timore

di commettere un errore.

Laura Berti ci diverte con la filastrocca La lista di Giosuè e il contagioso ritornello. Perché una filastrocca ha l’effetto di un tormentone.

Nel paese della strega

c’è qualcun che fa la spesa

gira gira tutto il giorno

afferra tutto in un secondo.

Orsù dunque di’ Giosuè

nella lista cosa c’è?

Panpepato deliziato?

No!

Zucchero filato?

No!

Latte macchiato?

Ma no!

Anche Albertina Zagami ci regala una filastrocca tutta per bambini. Insomma, le favole piacciono anche agli adulti.

Fata Natura dipinge cantando

e Coccinella l’aiuta lavando.

Ma che scoperta una brutta sera:

la Coccinella è ancor tutta nera.

Fata Natura nota l’errore,

ma... non c’è più neppure un colore!

Povera coccinella… che ne sarà?

Un nome difficilissimo stiamo Aspettando Asclepiadea di Clementina De Angelis

Allungo il braccio

E, con sole due dita,

Afferro il picchiotto:

Toc toc, busso ardita.

Mi sono fatta prendere la mano, altro che introduzione all’antologia! Facciamo così, vi presento due fila-strocche da non sottovalutare: Io sono piccolo lo so di Stefania Farinella e concludo.

Ci fu un giorno

che un bambino

protestò col suo vicino,

sono piccolo lo so,

ma diritti io ne ho.

Un grazie a tutta la classe IV B e alla loro insegnate Angela Mussi per “Dentro la Costituzione Italiana”.

Cresce la nostra personalità

con le parole scritte in libertà

perché se hai paura di parlare

prendi fiato e torna a respirare:

puoi sempre metterti ad illustrare

E noi, oggi più di ieri, vogliamo bambini che sappiano riconoscere il loro valore personale e sociale. Fanciulli capaci di esprimere la propria volontà e individualità. Capaci di creare, inventare, sperimentare, ma sopra ogni cosa sognare. I sogni sono atti d’amore regalati a tutta l’umanità. Da individui capaci i vivere nella collettività.

Piccoli e grandi, se non riuscite ad esprimervi in parole, scrivete, create musica oppure:

Cascata spiagge autunno unione

musica elettronica libro emozione

robot razzo stella montagna in salita

Roma elementi emoji arte festa infinita

libri disegno amore tutto… vita

Per sapere come finiscono i suggerimenti della IV B non ti resta che aprire l’antologia che tutti insieme abbiamo creato, sfogliarla come la rosa, la margherita, la viola, il giacinto o il non ti scordar di me nell’insieme di un prato dalle differenti sfumature nelle dimensioni del nostro esserci… nella creatività che plasma il mondo.

Grazie ancora a tutti e scusate se non vi ho elencato uno a uno…

Un attimo!

Quasi quasi me la dimenticavo e pensare che ce l’ho fissa nella testa da settimane. Più di una filastrocca è una fiaba gentile Il cappottino di formaggio di Fernando Camilleri. Se fossi ancora piccola - e lo sono – me la farei raccontare tutte le sere prima di andare a dormire. Prima di spegnere la luce. Sono sicura che al mattino mi sveglierei più gentile e meno scorbutica.

Ma un invidioso, o qualche cattivo,

venne di notte mentre dormivo,

e quando il sole tornò al mattino,

mi risvegliai senza il mio cappottino.

Noooooooo… non ci posso credere! Ma tranquilli, il topino ha una soluzione per sgamare il ladro!

(Introduzione di Simona Porfido)

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