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Il diario della sacerdotessa di Ashtart

978-88-31202-53-4
€10.00
Disponibile
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Dettagli del prodotto

Scheda del libro:

Titolo: Il diario della sacerdotessa di Ashtart

Autore: Francesco Pilieci

Collana: FantasyBorn

N. Pagine: 144

Prezzo: euro 10,00

ISBN: 978-88-31202-53-4

Presentazione del volume:

La bontà di un’opera, confesso di essere un divoratore di libri, la deduco dal fatto che quando mi avvince, mi attanaglia, mi sento spinto a scorrere le pagine una dopo l’altra spronato dal desiderio e dalla curiosità di conoscere come vanno a finire i fatti che narra e che egli, Francesco, snocciola con uno stile di romanzare fluido, scorrevole, insomma piacevolissimo. Ad esempio: uno dei suoi primi lavori “Oltre il suono delle rime sparse”, l’ho letto quasi tutto d’un fiato! Il suo periodare non ti provoca fatica perché gli eventi trattati che sono per lo più leggendari, onirici, magici, mitici appassionano e non causano stanchezza in chi legge. Egli, però, non è un sognatore e lo dimostra quando, senza violentare la narrazione di sogni e di fatti irreali, colloca problemi scottanti del nostro tempo, della nostra società analizzandoli con attenzione ed esternando giudizi di grande rilievo e assennatezza. (dalla Prefazione di Vittorio Ciliberto)

Biografia dell’Autore:

Francesco Pilieci, nato a Filadelfia (VV) e ivi residente.

Laureato in Giurisprudenza all’Università “La Sapienza” di Roma.

Lavora in un Ente pubblico con mansioni dirigenziali.

Ha pubblicato, con Apollo Edizioni, Oltre il suono delle rime sparse (2018),

Lettere dalla rete (2019), e Il dipinto di Aristide (2019).

Recensione: Piacevole opera dello scrittore Pilieci, di genere narrativo storico-fantasy, pur se appare riduttiva la scarna categorizzazione del libro in questione.

Trattasi infatti di un prodotto letterario collocato temporalmente tra gli eventi dei nostri giorni drammaticamente attuali e gli excursus storici risalenti a civilta' precristiane. Non mancano note romantiche di grande spessore, intrecciate ad una storia d'amore connotata da piu' coinvolgimenti emotivi. Il ritrovamento di un papiro appartenente alla divinta' egizia Ashtart e' il filo conduttore che si snoda attraverso la vita amorosa del protagonista Giulio e delle due donne della sua vita, Laura e Barbara.

L'opera , appare a tratti intrisa di una sorta di decadente malinconia e a volte pregna di una certa accelerazione funzionale che srotola gli avvenimenti similmente ad un viaggio nel tempo spesso leggermente nevrotico nel suo svolgersi e tuttavia privo di quelle pause che a tratti appesentirebbero il lettore inserendosi nella genesi di mero esercizio stilistico. Questo il pregio principale del testo: non ci si annoia nella prosecuzione della lettura ed allo stesso tempo si cerca di collocare gli eventi nel preciso momento storico relativo riavvolgendo piu' volte il filo della narrazione in un contesto piu' ampio, ove trovano spazio i sentimenti umani piu' autentici e veri oltre le ricostruzioni di fantasia che tuttavia non mortificano ma al contrario ampliano le emozioni ed i vissuti dell'umana sorte.
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